«Nel 1947 è stato pubblicato un libro ancora oggi molto importante, e anche molto bello, che tutti dovrebbero aver letto o leggere, prima o poi. Il libro si intitola "Se questo è un uomo" e lo ha scritto Primo Levi, un chimico di Torino appena tornato dal campo di sterminio di Auschwitz. Levi aveva 28 anni. Nel 1947 io sono nato e sono passati 75 anni prima che, durante una passeggiata in un bosco di faggi, cominciassi a pensare a un albero come a una specie di fratello. Non solo un essere vivente, ma proprio un fratello. Noi, se ci pensate, respiriamo, mangiamo, ci riscaldiamo e ci proteggiamo dalle intemperie grazie agli alberi, eppure li trattiamo così male... Allora ho fatto questo libro e ho pensato di intitolarlo "Se questo è un albero" anche pensando a Primo Levi. Gli alberi non parlano, o perlomeno noi non li sentiamo e non capiamo cosa dicono, così questo libro è senza parole. Le parole, se volete, potete mettercele voi» (Guido Scarabottolo)