Christian Dior non ha bisogno di presentazioni. Dal febbraio 1947, quando con il New Look ha imposto al mondo uno stile e un'eleganza mai tramontati, è sempre vissuto sotto i riflettori delle sfilate e dei media. Il ritratto che ne traccia Isabelle Rabineau in questa biografia esemplare ci rivela però molti aspetti sconosciuti della sua personalità. Attraverso interviste alle persone a lui più vicine - i membri della sua famiglia e della Maison, innanzitutto -, i diari inediti di personaggi a lui legati, come Cocteau, i materiali degli archivi, il lavoro compiuto per il teatro e il cinema, le case in cui è vissuto - da quelle di famiglia all'hòtel particulier di Parigi e alla casa di campagna nel Var -, emerge un Dior dalle molte vite, tutte ugualmente intense: imprenditore visionario, grande amante della pittura, dell'architettura, della fotografia, dei giardini e dei fiori, amico dei più grandi artisti del suo tempo. Forse proprio in questa ricchezza di interessi e di passioni è nascosto il segreto di una creatività che nell'arco di appena dieci anni (prima della sua morte prematura avvenuta nel 1957) ha trasformato la moda in un'arte.