Occhi enormi, gambe lunghissime, forme prosperose e perfette: l'universo dei manga e degli anime evoca un immaginario popolato da figure femminili sempre fortemente caratterizzate dal punto di vista fisico. Al di là dell'aspetto, però, nel corso del tempo le donne di carta hanno assunto caratteristiche psicologiche più delineate e profonde, diventando personaggi autonomi, determinati, ribelli, tutt'altro che semplici rappresentazioni estetiche o erotiche. "Il cammino dei ciliegi" racconta, sin dalle origini, la storia e lo sviluppo del manga evidenziando il percorso di emancipazione femminile che questo genere ha significato per intere generazioni di lettrici, raggiungendo un successo internazionale che influenza milioni di coscienze. Da Osamu Tezuka, il «padre del manga», che agli inizi degli anni cinquanta con la sua "Principessa Zaffiro" disegna per la prima volta un personaggio femminile innovativo, fio all'ambiguo erotismo di Makima in "Chainsaw Man", passando per le eroine del Gruppo 24 e delle CLAMP, che hanno infranto ogni stereotipo di genere o barriera sessuale. Beatrice Lorenzi utilizza la lente del manga per raccontare come le pagine di "Sailor Moon", "One Piece", "Tomie", "Evangelion" e molti altri abbiano condizionato lo sguardo sul femminile e favorito la rivoluzione culturale in cui siamo immersi.