Irriverente, provocatorio, trasgressivo, iconoclasta, estremo e pornografico sono alcuni degli appellativi più ricorrenti a cui si continua ad accostare il nome di Miguel Àngel Martin, l'autore spagnolo che in Italia giunge alla notorietà con lo scandalo giudiziario seguito alla pubblicazione nel 1995 di "Psychopathia Sexualis", considerato il fumetto più violento mai realizzato. Negli anni Martin è andato rivelandosi tra i più lucidi e spietati interpreti della contemporaneità, di cui, con le sue storie e i suoi disegni, mette in luce gli aspetti paradigmatici e conturbanti, divenendo, al pari di altri maledetti come Sade o Burroughs, autore di culto. "Out of my brain" è in assoluto il primo lavoro organico che tenta di esplorare l'universo affascinante e destabilizzante dell'osannato fumettista iberico. Un saggio analitico alternato ad un'intervista "pop" per definire i passaggi e le tappe di un percorso creativo entusiasmante, che ha visto il formarsi di un inconfondibile segno stilistico e di una visione dissacrante, la nascita di un mito delle nuvole parlanti, Brian The Brain, e l'affermazione di un genio dell'arte sequenziale.