"Il "Sussindieario illustrato" nasce per amore e si sviluppa per passione. Il nome deriva da un gioco di parole tra "Sussidiario illustrato" tratto dal titolo dell'album dei Baustelle il sussidiario illustrato della giovinezza e la parola "Indie", perché inizialmente disegnavo soprattutto di musica. È così che riesco ad esprimere le mie passioni al meglio, attraverso l'arte grafica del disegno. Ho scelto lo stampo fumettistico (forse a causa delle contaminazioni con la Scuola Internazionale di Comics di Pescara, a cui devo molto), lo sfondo puro, frasi corte e di impatto, perché in questo modo sento di arrivare ai più. Posso parlare di ciò che amo con la mia matita, le persone possono riconoscersi nelle canzoni, nei disegni, nei sentimenti che esprimo o che loro provano in quel momento e di cui si sentono partecipi. Se si scava un po' a fondo nel mio lavoro si scopre che sono proprio io: tutti quei disegni? Sono proprio io."