In "Come nasce un libro" (1931) Raffaello Bertieri racconta in modo piano, con precisione didattica e dovizia di esempi, tutte le fasi della produzione del libro, dalla composizione dei testi, all'impressione vera e propria e alla legatura, mostrando in dettaglio quanto siano interdipendenti le varie fasi, e quanto l'accuratezza e la precisione siano essenziali alla realizzazione del lavoro. Dopo decenni di profondi cambiamenti, riguardanti non solo la tecnologia, l'editoria, la grafica, ma l'insieme dei fenomeni culturali e sociali che stanno dietro alla produzione del libro, queste pagine - espressione dell'approccio 'funzionalista' di Bertieri alla progettazione grafica - mantengono intatto il loro interesse, sia quale documento di prim'ordine sullo stato dell'arte libraria negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, che per l'attualità di insegnamenti e considerazioni sulle qualità che un libro deve avere per soddisfare, innanzitutto, le esigenze del lettore. Dopo novant'anni dalla prima e unica edizione, Ronzani ripropone questo piccolo classico della tipografia in facsimile che permette di apprezzare anche visivamente la vocazione didattica del libro.