Negli anni Cinquanta del secolo scorso, all'inizio della "grande accelerazione" (nell'uso dei combustibili fossili e nella crescita economica e demografica), nell'alta Val d'Astico si tentò di costruire una diga ma i lavori furono improvvisamente abbandonati. Poi fu la volta di un ardito progetto di attraversamento autostradale in galleria dello sbarramento montuoso fra Trentino e Vicentino. In anni recenti, il piano è stato rilanciato con un diverso tracciato e l'autore è stato chiamato ad analizzarlo, mettendo in luce una criticità trascurata, cioè un rilevante pericolo geologico. Il progetto definitivo ha forse in qualche modo rimediato alla carenza iniziale, senza tuttavia modificare le scelte operate in assenza di adeguate conoscenze. L'analisi del caso serve a inquadrare l'evoluzione fisica del territorio nel contesto più ampio delle attività che hanno fatto dell'uomo il principale agente geologico di modificazione del pianeta, tanto da posticipare l'inizio di una nuova fase glaciale e da rendere necessaria l'istituzione di una nuova epoca, definita Antropocene. Completano il volume alcune schede sui principali siti di interesse geologico della valle.