L'importanza di questo volume, cui l'Ateneo ha concesso il patrocinio, è quella di rendere merito alla storia ottocentesca e novecentesca. E l'aver concentrato l'indagine sulle costruzioni, industriali o civili, lungi dall'essere un limite, è una scelta che consente di apprezzare con palmare evidenza l'evoluzione dei tempi, della politica e della società. Dietro a un nuovo edificio o a una scelta urbanistica (imbonimento di sacche, interramenti, creazione di nuovi agglomerati urbani) ci sono nomi illustri di ingegneri e architetti, discussioni accanite e contrasti accesi tra i cittadini nonché decisioni dell'amministrazione del tempo non sempre semplici da prendere. Dovendo il "nuovo" essere necessariamente inserito nel "vecchio", e in un "vecchio" di particolare pregio, ogni volta si è dovuto risolvere il - vero e proprio - dilemma tra l'adeguare all'esistente e l'operare una cesura con il passato. L'edificio si fa, quindi, storia. Il poderoso corredo fotografico diventa, quindi, una mappa che costringe chiunque (cittadino, studioso, semplice turista) a vedere con occhi diversi la città, a considerare luoghi spesso trascurati e, soprattutto, a "leggerli" per quello che storicamente ci restituiscono.