L'aspetto odierno della Fondazione Querini Stampalia è il risultato del restauro eseguito da Carlo Scarpa all'edificio con successivi interventi di Valeriano Pastor e Mario Botta. Quanto della forma attuale rispetti l'originario disegno di Scarpa è la domanda che si pone Pastor, che subentra al maestro e mentore. Reinterpretando il progetto di Scarpa e partendo dall'analisi dei servizi e delle funzioni del luogo, il lavoro di Pastor sollecita la definizione di una diversa distribuzione spaziale e un ripensamento del ruolo della sede - realizzata secondo modi personali differenti, e forti dotazioni finanziarie, da Mario Botta. L'avvicendarsi dei progetti, realizzati e non, è raccontata dallo stesso Pastor, tenendo sempre fermo come punto di riferimento critico il lavoro di Scarpa.