La presenza francescana in Calabria è legata alle vicende storiche politiche della Regione e del Mezzogiorno, infatti le ostilità tra Federico II di Svevia e il Papa Onorio III provocarono un rallentamento nella dinamica insediativa minoritica. Un esempio è quello di Gerace il quale rappresenta uno spaccato realistico di com'è avvenuto il passaggio da una cultura ancora strettamente legata al mondo bizantino a una religiosità sempre più vicina a Roma. Altro fenomeno minoritico meridionale è il Francescanesimo di Corte, movimento eterodosso napoletano, sviluppatosi intorno a Roberto e Sancia D'Angiò, che porta a trasformazioni sia legate alla predicazione di Francesco, sia legate alla parte architettonica.