L'autore ha raccolto in questo libro le perizie di apprezzo più significative, redatte nel corso del XVIII secolo dai tavolari "della Cava" - con approssimazione, l'attuale città di Cava de' Tirreni -, di immobili distribuiti tra i comuni di Vietri sul Mare e Atrani. Il contenuto di tali documenti verte sul ruolo e l'importanza delle risorse idriche per la nascita e lo sviluppo delle attività manifatturiere nelle valli della Costa di Amalfi. Il materiale scientifico proposto riporta termini dialettali, usi, descrizioni di manufatti ed edifici ormai dimenticati, o scomparsi, che il lettore di maggior esperienza potrà forse ricordare. È da considerarsi impossibile il confronto tra il lavoro del XXI secolo e le attività febbrili, le fatiche esorbitanti - ma anche l'ingegno delle antiche maestranze, purtroppo anonime - compiute da generazioni di contadini, muratori e altri artigiani che nel corso dei secoli hanno "inventato", costruito - non solo dal punto di vista materiale - e provveduto alla costante manutenzione dell'impareggiabile, quanto fragile, paesaggio della riviera amalfitana.