Una guida topografica e geografica alla Venezia del "Novecento breve" (1917-1993), il periodo in cui, più che in tutte le epoche precedenti, la città è cambiata nelle strutture territoriali e nell'urbanistica molto di più di ciò che appare a un primo sguardo. Una Venezia vista nel contesto più ampio con Mestre e Marghera, che costituiscono la novità del secolo, ma anche in relazione alla laguna, alla città storica e ai litorali. La città nel Novecento ha cercato di pensarsi metropoli moderna, rinnovando la sua fisionomia e mettendo piede a terra: per "una più grande Venezia", come la definiva Giuseppe Volpi, il fondatore di Porto Marghera. Ecco dunque con questa guida una puntuale ricognizione di tutto ciò che nel territorio di terra e di acqua è avvenuto ma anche di ciò che fu progettato e mai realizzato per incertezze, scelte mancate o non concluse. Consegnando così al presente e al futuro una metropoli "incompiuta", che proprio per la sua incompiutezza ha finito per radicalizzare le criticità di terra e di acqua, non riuscendo mai del tutto a risolverle e in parte aggravandole. Una strana città nuova, anfibia e bicefala, da cui tuttavia non si può più prescindere.