Decenni di esperienze, riflessioni, sconfinamenti e contaminazioni hanno cambiato l'urbanistica. Le mutazioni riguardano radici tecniche come lo zoning, lo standard, le modalità di composizione dello spazio e la forma dei piani; radici politiche come la prossimità all'ideologia della sinistra sulla quale si sono costruiti collaborazione tecnica e impegno amministrativo; postulati relativi all'interpretazione della città e alla prospettiva temporale di piani, programmi e progetti. La mutazione è caratterizzata da una successione, a ritmi irregolari, di semplici alterazioni e di cambiamenti più sensibili che intersecano la storia interna della disciplina e la storia esterna. È un processo di cui è difficile rintracciare e annodare i fili, ma alla fine la mutazione appare compiuta. Il libro ha l'obiettivo di individuarne le componenti e di capire a che punto è arrivata e che cosa comporti: condizione necessaria per affrontare consapevolmente le evidenti difficoltà del lavoro urbanistico.