Il valore del paesaggio non si limita alle sue qualità di immagine, ma veicola significati che generano le qualità del luogo. La storia e la vita di una comunità sono nascoste nelle pietre e nei segni architettonici che trasformano la necessità di abitare in testimonianze del senso del vivere. Questa narrazione è testimoniata, ad esempio, dal rapporto tra uomo e natura, che emerge nelle strutture artificiali inserite nell'ambiente, segnando e dando significato all'elemento naturale stesso. Allo stesso modo, soprattutto per gli insediamenti di importanza storica antecedente all'industrializzazione, gli spazi comunitari raccontano la storia del lavoro umano, la concretezza del suo sforzo di estrazione di materiali dalla terra e la sua capacità di trasformare le risorse offerte dal territorio. "Laboratorio Lizori" nasce da queste coordinate, di fronte alla meraviglia di un luogo che già esercita un fascino che nasce non solo da ciò che esprime ma anche da ciò che nasconde. La stratificazione di segni e significati racconta il senso del vivere e dell'abitare concretizzato dalla rigenerazione con cui è stato trasformato uno spazio in rovina. Spazi e strade, forma e materia, natura e ambiente costruito, storia e invenzione, tecnica e arte, memoria ed evoluzione, si offrono come dialettica estetica di un linguaggio unico, lasciato con generosità e senso sociale come eredità che non si esaurisce. La ricerca è quindi lo strumento per indagare e interpretare i codici di un linguaggio. I valori poetici dell'abitare che il luogo offre possono certamente essere espressi e intuiti attraverso l'arte, capace di comprendere, trascrivere ed evocare significati e valori. Ma anche gli aspetti più tecnici contribuiscono in modo sostanziale all'individuazione delle qualità del luogo e alla comprensione delle logiche sottostanti, tutti elementi necessari per impegnarsi in un processo di crescita ed evoluzione che non può e non vuole fermarsi in inutili imbalsamazioni.