Pochi giardini al mondo esprimono l'idea di giardino dell'Eden come quello di Ninfa: un mondo antico e originario in cui ancora si avverte la presenza del mito. Una volta varcato il cancello d'ingresso di questo luogo di sogno, non c'è visitatore che non percepisca la differenza tra «un mondo di fuori» e «un mondo di dentro». Alla comparsa dell'uomo sulla terra quel mondo unitario e armonioso era la normalità, mentre oggi può essere apprezzato solo in proporzioni assai ridotte e fortemente minacciate. Il fascino unico di Ninfa risiede nel connubio tra l'avvolgente mistero delle imponenti e silenziose rovine e la natura circostante, piena di esuberanti fioriture, profumi inattesi, suono cristallino delle acque, canti di uccelli e voli di farfalle. Con il loro impegno appassionato, i Caetani hanno salvaguardato le vestigia di una storia millenaria, custodendo il genius loti di Ninfa e creando un giardino (inteso come «casa» di tutti gli esseri viventi, dalla magnolia al lombrico, dal cedro all'usignolo) la cui bellezza è offerta al godimento dell'umanità intera.