Il testo, per tempi e contenuti, è composto da 2 sezioni, la prima che ha come oggetto "Il Duomo di Venzone" riesuma l'impegno volto a coronare gli studi universitari della facoltà di materie letterarie presso l'Università degli Studi di Trieste negli anni '60; la seconda, in appendice, echeggiando i naturalisti latini Plinio e Lucrezio, vuole essere un ringraziamento ed un messaggio per la ricostruzione della cittadella murata, dettati anche dall'esperienza di consigliere comunale della stessa, acquisita dal 1975 al 1999.