Luca Nannipieri propone un'originale rilettura dell'opera di Antoni Gaudì, il cui più grande capolavoro non fu tanto, secondo l'autore, la "Sagrada Familia" in sé, quanto l'aver concepito l'opera come una cattedrale dell' Europa moderna e aver costruito con essa e insieme a essa un popolo composto da credenti e non credenti, che ha contribuito e contribuisce ancora, a quasi cento anni dalla sua morte, al lavoro del genio catalano. Gaudì era consapevole di non poter, pur forte del suo genio, riuscire da solo nell'impresa e sapeva che essa richiedeva il popolo, la massa, la massa dei credenti, ma anche dei non credenti, che riconoscevano in quella chiesa non ancora sorta, in quell'ipotesi di cattedrale, qualcosa di importante per loro. Per la loro identità, per il loro avvenire. Ed è proprio la creazione di questo popolo la vera utopia realizzata di questo grande genio cristiano.