Tra la metà del XIX secolo e gli anni Trenta del XX, l'Europa e le sue città vissero grandi trasformazioni e la cultura era chiamata ad occuparsi, in tutti i suoi ambiti e manifestazioni, del tema "metropoli". A fianco e al di sopra delle vicende singolari delle capitali di regni e imperi, la storia delineava la categoria di metropoli, Weltstadt, un cosmo stimolante e un caos opprimente a seconda della sensibilità individuale del cittadino e dell'artista. Oltre alla città materiale in cui effettuare talvolta solo interventi circoscritti, il nuovo secolo con la sua tecnologia e i suoi valori chiamava l'architetto ad immaginare la città ideale e a reagire alle gravi mancanze della realtà dedicandovi i propri sforzi progettuali. Così il nostro percorso si snoda da Vienna a Berlino all'Utopia, tanto irrealizzata quanto essenziale per la storia dell'architettura e dell'urbanistica europea di quegli anni.