Sono mai esistiti i giardini di Babilonia? Perché il mitico giardino persiano quadripartito e prototipo di quello arabo non è affatto diviso in quattro? Qual è la rivoluzione cui assistiamo nel Rinascimento? Dove sta il vero e il falso in un giardino che sopravvive per secoli al disegno del suo autore, a fronte di una natura e di un contesto che si evolvono? Da Versailles all'Isola Bella, da Villa d'Este ai paesaggi di Piemonte e Liguria, dall'Uzbekistan all'Inghilterra, "Il giardino degli equivoci" è un viaggio sulle forme storiche e architettoniche di quello spazio fatto di verde, acqua, luce, materie vive, inserito in un ambiente e organizzato da uno o più autori, chiamato "giardino". Dove stanno gli equivoci? Se il giardino ha una lingua, è possibile fraintenderlo... Un racconto ironico e colto che attingendo a fonti storiche, letterarie, artistiche riesce nell'intento di ridisegnare ai nostri occhi l'originalità dei giardini indagati, suggerendo un irriverente sguardo critico con cui osservarli, passando per quindici equivoci.