A distanza di vent'anni, il concetto di bigness sembra entrare in crisi in corrispondenza con la depressione economica dei primi anni del nuovo millennio. Le opere contemporanee svelano l'intenzione di declinare l'insegnamento della bigness a una scala più piccola, per così dire della smallness, concepita come reintegrazione delle opere nel contesto e come capacità dell'architettura di costituirsi come sistema relazionale. Il testo apre una riflessione sul binomio grande-piccolo, analizzando le trasformazioni che si registrano nella produzione contemporanea attraverso una lettura delle relazioni che l'architettura instaura con le discipline del paesaggio e delle infrastrutture, ampliando i suoi confini disciplinari.