Il libro, che si configura come la prima opera monografica dedicata all'architetto Alessandro Rimini (1898-1976), raccoglie contributi diversi e, in particolare, gli esiti del seminario Alessandro Rimini, un architetto milanese del '900 che si è svolto il 31 maggio 2011 al Politecnico di Milano. Il titolo riflette le difficoltà che ancora persistono nella ricostruzione storiografica della sua attività professionale, costellata di omissioni e silenzi, in gran parte riconducibili alle leggi razziali del regime fascista che lo hanno costretto ad esercitare l'attività in forma clandestina. La quantità e la qualità delle opere di Rimini, soprattutto nel campo dell'architettura dei cinematografi e nell'edilizia residenziale, ne fanno un protagonista di primo piano dell'architettura tra le due guerre a Milano dove, pur senza aderire apertamente a nessun movimento, contribuisce a quel processo di modernizzazione che si dispiega tra le avanguardie di inizio secolo e la stagione razionalista, attraverso l'esperienza vivificatrice del "Novecento" milanese. Nella capitale lombarda si colloca infatti la maggior parte delle sue opere e qui lascia un segno indelebile con l'edificazione della Torre Snia di piazza San Babila, il primo grattacielo della città.