Il testo è una testimonianza di un passato architettonico, paesaggistico e botanico. Parla delle sontuose ville e dei meravigliosi giardini che hanno reso famosa la città del Centauro. Aneddoti inediti dei loro costruttori e residenti umanizzano il racconto. Notizie ricercate e trovate nelle biblioteche e, dove possibile, negli archivi di alcuni discendenti di quegli stranieri che decisero di adottare questo paese come loro residenza. Ciò dà importanza, interesse e spessore al progetto, poiché la biblioteca e l'archivio storico cittadino offrono pochi documenti sui residenti stranieri, i "Milòrd", e sugli eventi che hanno segnato Taormina all'inizio del XX secolo, mentre le informazioni orali degli anziani del luogo diventano sempre più sbiadite, confuse o dimenticate. Per quanto riguarda la parte storica e archeologica di alcuni monumenti ho avuto un valido aiuto e preziose informazioni da vari esperti, mentre per altre informazioni ho attinto liberamente dai libri delle mie biblioteche e nella raccolta di documenti su Taormina regalatomi dal duca di Carcaci, che custodisco nel mio Archivio su Taormina.