4 ottobre 1983. La terra trema. Questa data con i suoi successivi due anni di instabilità sismica, rappresenta un punto di non ritorno per lo spazio identitario della città, vissuto e percepito almeno dalle ultime tre generazioni. In un tempo brevissimo, Pozzuoli cambia volto: assistiamo a una spinta centrifuga di una parte consistente della popolazione verso Monterusciello, e a una riconfigurazione dello spazio urbano che non è più quello convenzionale. Nascono nuovi nuclei abitativi, intere fette della popolazione si spostano... un fatto già affrontato mille volte, ma che ne è delle identità locali? La trasformazione di Pozzuoli, in questi ultimi decenni, non sta infatti tanto nell'aspetto materiale, sostanzialmente invariato, quanto in quello immateriale: percezione degli spazi, memoria, narrazioni, simbologie. Non un saggio, non un mero esercizio di ricerca, ma la fotografia di uno stravolgimento: con un lavoro accurato di ricerca topografica, ma anche e soprattutto di memoria, Franco Gentile ripercorre i mutamenti non tanto fisici ma dei caratteri, delle appartenenze, delle identità sociali, in un viaggio fra aggregazione e disgregazione che dà traccia di un mondo che non c'è più.