Nel novero degli episodi più indagati nella storia dell'architettura italiana del Novecento, particolare significato assumono le cosiddette 'città di fondazione' costruite dal regime fascista nel corso degli anni Trenta. Poco noto, però, è il fatto che uno di questi centri urbani venne realizzato all'estremità nordorientale del Regno, in quella che allora era la provincia italiana di Pola. Per colmare tale lacuna, il diciassettesimo volume della collana 'Relazioni' della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia è dedicato ad Arsia, la 'città bianca del carbone', che colpisce per essersi conservata fino ai giorni nostri pressoché integra nei suoi aspetti urbanistico e architettonico.