La ricerca dell'identità di una cultura e delle sue espressioni figurative nella struttura dell'insediamento è uno dei temi centrali di quell'importante filone di studi della cultura lombarda che va da Carlo Cattaneo e Camillo Boito fino a Giuseppe de Finetti; da Ernesto Nathan Rogers e Lucio Stellario d'Angiolini fino a Guido Canella, Antonio Acuto e, negli anni più recenti, Enrico Bordogna e Angelo Torricelli. Su questa peculiare tradizione lombarda spesso sottovalutata, ma sempre innovativa, si misurano - tratteggiando genealogie, temi e storie - gli scritti di Francesca Bonfante raccolti in questo volume. Il tema cruciale del rapporto tra architettura e trasformazione delle città si pone qui al centro di un metodo d'indagine costruito sull'approfondita conoscenza dei progetti, interpretati nel farsi dell'insediamento come fatto originale, storicamente determinato e profondamente legato alle matrici della cultura materiale. Allo stesso modo le relazioni fra architettura, funzione e figurazione vengono illuminate dalla voce viva dei maestri - restituiti nel concreto del loro pensiero progettuale e teorico - per mettere in evidenza alcune questioni cruciali dell'insegnamento del progetto. L'analisi degli assetti tipologici e morfologici delle città prese in esame restituisce, pur nella distanza di luogo e tempo, l'impressione di un'opera collettiva, prodotto di un coerente filone di pensiero attento al ruolo di un'architettura.