Il profilo di tre figure centrali per la cultura architettonica italiana fra le due guerre. Contro la retorica del regime e lo stile "monumentale", Persico, Giolli e Pagano diffusero in Italia il messaggio vivo delle avanguardie europee per una cultura dell'abitazione e della città a dimensioni umane. La storia e le polemiche dell'architettura italiana degli anni Venti e Trenta riflettono così lucidamente, attraverso l'attività e il pensiero di questi tre grandi maestri, i temi che si imporranno nel dibattito architettonico dopo la Seconda guerra mondiale e che sono ancora oggi pienamente attuali.