Il filo conduttore del libro è costituito dalla riorganizzazione morfologica ed economica della terraferma veneziana, dove il ruolo di Palladio si connette a una ricca produzione di significati territoriali in sintonia con la costruzione funzionale ed estetica di un paesaggio che esprime i temi forti della coeva visione-illusione umanistica. I contesti filosofico, letterario, artistico, ma anche agronomico, e di ingegneria idraulica in cui si colloca la "firma" palladiana sono considerati da un punto di vista interdisciplinare, in quanto tutti concorrono alla produzione di un assetto geografico animato dalla fede in una "natura" unificata e in un ordine della creazione perfetto e armonico.