L'occasione di questa pubblicazione nasce da un preciso stimolo, da parte dell'amministrazione comunale, a redigere un documento utile ad accompagnare lo svolgersi delle giornate di studio dedicate al 900: "urbanistica e architettura a Piombino" e di una mostra a queste legate, da tenersi nel febbraio 1997. Senza la pretesa di creare alcunché di esaustivo o di concluso, il testo, come nelle intenzioni della collana che lo contiene (tutta incentrata sui caratteri della storia e delle tradizioni piombinesi), desidera documentare un "pezzo" della storia della città: nel caso specifico una parte assai importante, visto che il materiale proposto ci permetterà, questo il fine ultimo, di comprendere le intime ragioni dello sviluppo della struttura urbana di Piombino così come oggi la vediamo e la fruiamo. L'architettura determina i luoghi dove viviamo, trasforma gli spazi e li rende "città", l'urbanistica indica i luoghi dell'architettura, combina territorio e costruito, mostra una strada da percorrere per la città del domani. La "città" dunque ed il suo sviluppo, in un periodo breve ma significativo, anzi, decisivo per le sorti del territorio in esame; dal 1900 al 1940; dall'interno della città murata, che vedeva l'inizio del secolo praticamente intatta dopo quasi cinquecento anni di assalti, al folle traguardo della seconda guerra mondiale. Non ci soffermeremo sulle scelte e non commetteremo i risultati delle trasformazioni che registreremo nel testo, ritenendo non essere questa la sede adatta: ci limiteremo a prendere atto delle modifiche sul territorio e dei suoi effetti nello spazio del vissuto, l'urbanistica e l'architettura appunto, soprattutto attraverso documenti e schede che, ancora una volta, siamo certi, riproporranno il volto di una città che ha molto da mostrare a chi abbia ancora voglia di vedere.