Il libro è il più recente e puntuale aggiornamento storico per Matera su quel segmento dell'architettura militare che è una delle massime espressioni dell'identità di una comunità: le sue fortificazioni. Un attento lavoro di ricerca nella documentazione storica e archivistica ha portato a una descrizione puntuale del Castelvecchio, delle mura della Civita, della fortezza esteriore e del fossato. Analizzandone le origini, Carmine Di Lena ha potuto dedurre che furono costruite nel nono secolo d.C. per opera dei Longobardi e degli emiri arabi di Bari. Lo studio si è esteso anche al castello Tramontano, con la conseguente conclusione che fu progettato e realizzato da ingegneri militari della scuola di Francesco di Giorgio di Martino, e alla storia degli edifici di maggior rilievo costruiti a ridosso del fosso.