Gli spazi aperti rappresentano il luogo ideale dove catalizzare le aspirazioni, le istanze, le visioni che la contemporaneità ripone nel futuro delle città. Se nel ventesimo secolo le strade e le piazze hanno assunto il significato di un'unica grande infrastruttura di mobilità per il transito e la sosta dei veicoli, consentendo alla città di espandersi e accorciando i tempi di spostamento al suo interno, il terzo millennio ha avviato una fase di riappropriazione del suolo per elevare la qualità dell'abitare assegnando al vuoto nuovi valori e significati collettivi. Il volume intende riflettere sul tema attraverso la lettura di alcuni casi studio internazionali alla ricerca di nuove figure dello spazio aperto capaci di coniugare qualità urbana, nuove forme di mobilità, ecologia e socialità. In conclusione un'intervista a Cino Zucchi, uno dei più influenti architetti italiani sulla scena internazionale.