Il Santuario della Madonna del Divino Amore sorge su una ridente collina verde della campagna romana, sulla Via Ardeatina, poco fuori dal GRA. Il Santuario è sempre stato meta di pellegrinaggi di singoli devoti, famiglie e gruppi organizzati. La sua fama non è legata ad un'apparizione della Madonna, bensì ad un'antica immagine della Vergine in trono con in braccio il bambino Gesù, sovrastati dallo Spirito Santo in forma di colomba. Questo dipinto si trovava su una delle due torri di cinta di un antico castello nella zona denominata Castel di Leva. Nel 1740, quando ormai la costruzione era in rovina, fu attribuito un miracolo all'intercessione di Maria, invocata attraverso l'affresco da un pellegrino di passaggio. Sul luogo venne costruito un santuario per custodire l'immagine prodigiosa. Ad un periodo di grande sviluppo della devozione popolare, seguì una fase di decadenza, finché non giunse in Santuario, nel 1930, don Umberto Terenzi, inviato dalla Provvidenza, che risvegliò in modo straordinario la devozione alla Madonna del Divino Amore. Egli fu ideatore e anima della rinascita del Santuario fino al giorno del suo incontro con il Signore (1974). In seguito ad un voto dei romani, fatto nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, venne innalzato un nuovo grande Santuario, consacrato il 4 luglio 1999 da Giovanni Paolo II, che in quell'occasione pregò così: "Fa', o Madre nostra, che nessuno passi mai da questo Santuario senza ricevere nel cuore la consolante certezza del Divino Amore. Amen".