In questo volume gli autori svolgono un'indagine a tutto campo sul monumento funebre medievale che esisteva nella chiesa di San Francesco alla Rocca di Viterbo, finora attribuito a una 'gentildonna sconosciuta', da loro identificata con Matilde de Courtenay-Dampierre, contessa titolare di Chieti (T1301). Il monumento indagato, già ornato da tre grandi scudi araldici, rimasti finora indecifrati, è stato in gran parte distrutto dai bombardamenti del 1944. Enzo Bentivoglio, esaminando approfonditamente i caratteri strutturali e stilistici del manufatto alla luce di un'ampio studio storico-comparativo, lo colloca nell'ambito produttivo e cronologico a cui appartiene, il Viterbese fra la fine del XIII e i primi anni del XIV secolo, proponendo una plausibile ipotesi di ricostruzione della vicenda. Ferruccio Ferruzzi ha 'incrociato' i dati gentilizi riconducibili alle armi raffigurate negli scudi araldici che, dopo un'ampia e metodica ricerca, hanno condotto a individuare la titolare in una nobildonna della più alta aristocrazia feudale italiana.