È auspicio di questi saggi, prodotti tramite l'ampliamento dei confini disciplinari e con il concorso di studiosi di materie affini (filologia, storia della lingua, letteratura, storia dell'arte, dell'architettura e della scienza, informatica), che alle conoscenze ictu oculi si affianchi sempre più, fra gli storici dell'architettura, una sensibilità nuova nei confronti dell'affidabilità e della ricchezza dei testi fondativi della disciplina, correttivo di pratiche diffuse che non addestrano alla valutazione della fondatezza del testo di riferimento.