Interi paesi fantasma, un patrimonio demaniale in disuso e in cerca di valorizzazione, caserme e carceri obsolete o abbandonate all'interno dei centri urbani, capannoni industriali vuoti e un numero crescente di centri commerciali poco o per niente frequentati, interi complessi industriali abbandonati, palazzi pubblici e privati non adeguati alle esigenze odierne. E ancora, chiese, barchesse, scuole, ex colonie ma anche edifici residenziali, architetture storiche e monumentali dal grande valore culturale da rendere funzionali: sono diversi e sempre più evidenti gli esempi di un patrimonio da riconsiderare, in un'ottica di riutilizzo sostenibile del costruito, su cui convergono molteplici obiettivi europei. In Italia queste sfide richiedono lo sviluppo di un pensiero evoluto sul progetto, in cui l'innovazione e la continuità possano integrarsi, confrontandosi con i principi della Dichiarazione di Davos 2018 "Verso una Baukultur di alta qualità per l'Europa" e del "New European Bauhaus". Sono questi i temi che l'architettura contemporanea deve affrontare, sollecitando una riflessione sui modi di intervenire sul patrimonio costruito e sul ruolo esercitato dalle diverse discipline.