Firenze gode di una storiografia assai vasta, ma è anche vero che questa si è sviluppata soprattutto su opere monografiche che riguardano singoli artisti o singoli monumenti. Oggi c'è la sensazione e la coscienza di un "bene culturale d'insieme" come la piazza e lo spazio urbano più in generale. La piazza, infatti, è una realtà complessa, fisicamente definita dai palazzi che ne determinano le quinte e dal suo disegno pavimentale. Ma è anche, nello stesso tempo, un invaso che contiene sedimentazioni di opere d'arte, sculture, fontane, monumenti equestri, obelischi. Una piazza è anche un "contenitore nobile" di episodi che pervengono al profilo civile di quello spazio urbano e, più in generale, della stessa città. Basti l'esempio deputato di Piazza della Signoria, ove tutta la storia civile, sociale e politica è passata, fatta anche di beni culturali immateriali. Arricchito dalle fotografie di Carlo Cantini, il libro tratta la piazza come un unico, complesso Bene Culturale en pleine air, capace di raccontare arte, architettura, civiltà.