I ventidue saggi del volume affrontano i molteplici registri dello sguardo degli architetti francesi, non solo dei pensionnaires dell'Académie de France, in viaggio nella penisola e oltre, tra secondo Settecento e primo Ottocento. Le analisi proposte privilegiano fonti e oggetti di studio diversi, all'interno di una narrazione collettiva che è riflessione critica rispetto alla già ricca storiografia sul viaggio in Italia, spazio per approfondimenti che delineano sfaccettature tematiche e di ricerca originali o rinnovate. La pluralità di stimoli e interessi che emerge da descrizioni e rappresentazioni di edifici e città, non meno attente alla dimensione del paesaggio, permette di restituire, nella sua complessità, uno dei momenti più prolifici nella formazione dell'architetto, in una stagione cruciale di mutamenti e permanenze.