Alla Biennale di Venezia del 2004, la Direzione generale per l'Arte e l'Architettura Contemporanee (DARC) espose per la prima volta al pubblico internazionale gli esiti della mappatura delle architetture realizzate in Italia nel secondo dopoguerra. Uno degli highlights di quella mostra fu proprio la produzione dell'Emilia-Romagna che, rimasta nell'ombra di altre regioni nel dibattito critico nazionale, veniva invece proposta all'attenzione dei visitatori della Biennale in virtù dell'alto standard delle sue architetture e città. Da allora ad oggi, le mappature hanno dato risultati importanti e sono confluite in mostre e pubblicazioni tra cui, ad esempio, Quale e Quanta. Architettura in Emilia-Romagna nel secondo Novecento (2005). Per questo, il Settore Patrimonio culturale della Regione, consapevole dell'importanza del rapporto tra qualità dell'architettura e qualità del paesaggio urbano, ha voluto sviluppare una ricerca sul rapporto tra architettura e città, anche alla luce di nuove ricerche d'archivio, definendo con gli autori della collana editoriale AER un'impostazione storico-critica che affronti la produzione contemporanea delle province della Regione contribuendo, in questo modo, al dibattito sulla qualità dell'architettura e delle città.