La notte del 3 agosto 1944, quando le mine tedesche devastarono il centro antico di Firenze, è rievocata con la pubblicazione del Diario dei cinquemila dell'architetto Nello Baroni, rifugiato a palazzo Pitti assieme a una moltitudine di sfollati. Il bilancio dei danni non si limita ai ponti o alle torri, e il testo indaga la storia di edifici meno noti, ma di notevole interesse, come palazzo Acciaioli. Lo studio sulla ricostruzione delle zone presso ponte Vecchio parte dal dibattito teorico sui criteri da seguire, approfondisce le complesse vicende decisionali, dal concorso ai piani esecutivi, e offre un'ampia esemplificazione degli edifici costruiti: una fase operativa sinora, paradossalmente, trascurata.