Le informazioni ricavate dalle fonti classiche presentano i mercenari ispanici come personaggi secondari, relegati ad alcune vicende siciliane e, apparentemente, senza particolari abilità al di fuori della forza guerriera. Nessuno ne ricorda attività in altre regioni, né il ritorno nella penisola iberica. Ciononostante, la ricerca ha riconosciuto loro un ruolo notevole, in un primo momento fondamentale per l'acculturazione delle società ispaniche, ma successivamente marginale. A partire da queste premesse, il libro presenta un'analisi critica di una serie di testimonianze archeologiche di carattere militare, nella penisola iberica e al di fuori di essa, allo scopo di ridefinire la figura del mistophoros ispanico. Lo studio considera diversi oggetti, dalla Corsica alla Grecia, per avvicinarsi alle modalità di interazione del mercenario ispanico e valutarne quindi il ritorno nella penisola iberica. Infine, sulla base di esempi concreti viene presentato l'impatto di questa esperienza mediterranea sulla trasformazione di alcune fra le loro armi.