Durante gli scavi a Deir el-Medina, il villaggio operaio legato alle necropoli della Valle delle Regine e della Valle dei Re,l'egittologo Ernesto Schiaparelli scopre nel 1906 la tomba dell'architetto Kha e della moglie Merit. Sulla tomba di Kha, una delle maggiori attrazioni del Museo Egizio di Torino e una delle rarissime tombe ritrovata intatta, esiste a tutt'oggi solo questa pubblicazione, di Schiaparelli, che a vent'anni dal ritrovamento pubblica La tomba intatta dell'architetto Cha (1927), tirato in pochissime copie, quindi rarissimo fin dal suo apparire. Il testo, di grande interesse e di facile lettura, viene riproposto in un'accuratissima riedizione, introdotta da Alessandro Roccati, Ordinario di Egittologia dell'Università di Torino, che colloca l'opera nell'attualità degli studi moderni. Il libro descrive come fu rinvenuto lo straordinario corredo, composto da abiti, lenzuola, coperte, mobilio, biancheria, oggetti di toeletta e rituali, attrezzi da lavoro, cibarie, corone di fiori, oltre ai sarcofagi, le mummie e il papiro del Libro dei Morti. Accompagna il testo un corredo fotografico eseguito al momento del ritrovamento.