Documentazione della Matera - città palinsesto, la città, cioè, che deve alla straordinaria resilienza della sua struttura rupestre originaria (mai definitivamente abbandonata, ma sempre "riusata"), e alla sua docile commistione a regole e stili canonici della cultura della città europea (dalla città feudale, a quella rinascimentale, barocca e infine borghese), il suo tratto identitario più marcato e sorprendente. Testo introduttivo dell'arch. Lorenzo Rota e ampia documentazione elaborata da Enzo viti e Teresa Lupo con disegni di ricostruzione storica, piante, sezioni, prospetti, di fotografie, progetti di rilievo e ricostruzione dei luoghi sotterranei alla strada San Francesco. Documentazione di ipogei, sepolture, palazzi di strutture, tipologie, funzioni che caratterizzavano Matera antica nella sua "facies" rupestre originaria, com'era sopravvissuta nei secoli, fino alle vere e proprie cancellazioni del XX secolo; va segnalato in proposito il ritrovamento, negli ipogei del Palazzo Giura, del probabile ponte (in muratura) di scavalco del fossato in corrispondenza di Porta S. Croce, inglobato nel corpo stradale con la realizzazione dell'attuale Vico Giumella.