Milano, 8 novembre 1894. A poca distanza dal Duomo, all'Albergo degli Angioli, si riuniscono cinquantasette persone: è l'atto di nascita del Touring Club Ciclistico Italiano (TCCI). Sono presenti molte figure significative della borghesia imprenditoriale e professionale milanese di fine secolo. La nuova associazione era anche il segno della definitiva penetrazione della bicicletta nel tessuto sociale. La bicicletta entra in quegli anni anche nella narrativa, anche se raramente come tema centrale: ma è spesso lo spunto che dà origine a una situazione, o il mezzo che consente di rivisitare la tradizione e la letteratura di viaggio - più veloce del cammino a piedi, più lento del treno, è un mezzo individuale come il cavallo e come questo consente di andare un po' ovunque secondo le proprie inclinazioni, ma del cavallo non ha ovviamente le esigenze biologiche - pur avendone altre, di diversa natura, ma sta un po' anche in questo la novità e il gusto diverso.