Chi conosce il romanziere di "Con gli occhi chiusi" si chiederà chi abbia scritto questi frammenti, se sia davvero lo stesso autore. In questi testi brevi, flusso di ascolto e annotazione interiore, la realtà cara ai lettori di Tozzi non è cancellata, ma pervasa di invisibile. Ciò che in questa edizione viene raccolto fu definito dal suo autore lavoro di psicologia, un'interrogazione senza fine sul mistero di sé. Questo furono le tre raccolte di frammenti e aforismi - Barche capovolte, cose, persone - qui pubblicate insieme sotto il titolo "Il flauto invisibile". L'opera che ne emerge si fa testimonianza della dedizione con cui Federigo Tozzi tentò di imparare la lingua dello specchio, di come raccontare il suo sentire fu per lui guardarsi riflesso nel paesaggio, riconoscersi nella lingua di uno strumento udito solo dalla sua anima. Annotando febbrilmente e cercando senza direzione, Tozzi imparava in segreto la via del flauto invisibile all'ombra della sua fama di romanziere. Con un ricordo di Corrado Alvaro e le illustrazioni originali di Emilio Mantelli.