Il tuffo di Colapesce, dal nome della celebre leggenda popolare marinara di Messina superbamente cantata dall'indimenticabile poetessa dello Stretto Maria Costa, propone un ricco compendio di saggi, articoli e testi critici che Lorenzo Spurio ha raccolto nel corso degli anni studiando e approfondendo alcuni classici siciliani (Sciascia, Tomasi da Lampedusa, Brancati, Vittorini e non solo), tra poesia (tra cui quella del "poeta in piazza" Ignazio Buttitta) e narrativa. Disamine attente sono rivolte anche nei riguardi dell'impegno di alcuni esponenti noti per il loro attivismo anti-mafioso (Danilo Dolci, Peppino Impastato e Maria Saladino). L'apprezzato critico letterario marchigiano ha percorso in lungo e in largo le varie punte della Trinacria, da lui più volte visitata come è testimoniato anche dall'avvincente "Diario di bordo". L'attenzione è rivolta pure verso gli sperimentalismi letterari che negli ultimi anni sono nati proprio in Sicilia: il dittico poetico (Emanuele Marcuccio), la corto poesia (Antonio Barracato e Dorothea Matranga), la poesia sculturata (Giovanna Fileccia) e la quarto-poesia, il trinismo e la "scalenata" (Rosario Loria).