"La follia è una delle cose più sacre che esistano sulla terra. Può dare alla luce cose straordinarie. Diventa dolore, ma anche poesia" (Alda Merini). Se esiste un filo che lega le poesie e le prose uscite dalla penna di Alda Merini, e raccolte in questo volume, è un filo intessuto di follia e verità, di amore e corpo, che avvolge il buio dell'esistenza. I versi più indimenticabili e gli incipit più riusciti della poetessa dei Navigli paiono infatti scritti nella notte più profonda, spremendo l'oscurità per ricavarne lampi di luce. Questa antologia originale e preziosa è un omaggio al talento inarginabile dell'autrice e insieme un viatico per i lettori che ancora non la conoscono. Tra le sue pagine scopriamo un ritratto inedito di Alda Merini attraverso i suoi testi più noti e altri dimenticati: dalle poesie di Un'anima indocile, La volpe e il sipario e Le madri non cercano il paradiso agli aforismi di Nuove magie e Colpe di immagini senza dimenticare la prosa, con Lettere a un racconto e La nera novella, unico esperimento noir della sua ampia produzione. Respiro nella notte ci immerge nel mondo della poetessa più amata e citata della nostra contemporaneità, un mondo in cui la follia è paura, solitudine, lavaggio del cervello, ma anche atto di creatività suprema. Un mondo fatto di amici veri o immaginati, di echi di sogni lontani e di corpi che reclamano carezze, vicinanza e amore. Perché, in fondo, Alda Merini è la poetessa dell'amore: quello che consuma e salva, che nasconde l'urgenza di essere visti e ascoltati nonostante le nostre fratture. L'amore più alto, cantato in quell'impasto unico e inarrivabile tra la lingua comune - con la quale tutti noi raccontiamo le emozioni - e quella letteraria, quasi mistica, che è la cifra profonda della parola meriniana.