Con questa nuova silloge Marcella Tarozzi Goldsmith conferma la vena aforistica che, nel lontano 2008, le era valso il successo nella prima edizione del più importante premio riservato in Italia a questo genere letterario, il "Torino in Sintesi". Il repertorio di motti e sentenze qui raccolti, vergati in uno stile limpido e prestigioso, e concentrati in una-due righe fuggevoli, folgoranti, enigmatiche, sprigiona senso gradualmente, nel tempo, e il lettore che torni a interrogarvisi, magari a distanza di giorni, scoprirà sempre nuove sfumature, significati nascosti, correlazioni impreviste.