Una tradizione letteraria che ha origine in Esopo e Fedro passa per l'epoca medievale e rinascimentale, quella della favola, e quando arriva nelle mani di Jean de La Fontaine diventa qualcosa di completamente nuovo da proporre ai lettori: rivoluzionaria, intrisa di lirismo e con il grande proposito di superare il passato e la sua tradizione. Nella finta ingenuità del suo comporre, nelle descrizioni a volte comiche, a volte tragiche, le storie degli animali, degli uomini e della natura, diventano lo strumento che il maestro francese ha per osservare il grande spettacolo del mondo e raccontare una realtà che si mostra nelle sue imperfezioni e nei suoi vizi. La morale complessiva dell'opera è proprio nell'accettazione della natura umana e, guardando alla storia di Jean de La Fontaine, a quel che ama e disprezza, a quel che aspira e a ciò che rifiuta, impariamo a leggere e comprendere le Favole nella loro reale compiutezza.