"Nella vita comune è necessario dissimulare con più diligenza la nobiltà dell'operare, che la viltà; perché la viltà è di tutti, e però almeno è perdonata; la nobiltà è contro l'usanza, e pare che indichi presunzione, o che da se richiegga lode; la quale il pubblico, e massime i conoscenti, non amano di dare con sincerità."