Gabriel García Márquez aveva meno di trent'anni quando scrisse il celebre racconto "Monologo di Isabel mentre vede piovere su Macondo", nel quale diede vita a quello strabiliante spazio narrativo, tanto immaginario quanto reale, che sarebbe diventato il più intenso luogo letterario del nostro tempo. Con Macondo, Márquez inaugurò l'epoca del realismo magico, la peculiare commistione tra la realtà drammatica dell'America Latina e la dimensione leggendaria e mitica che lo consacrò come uno dei massimi autori della letteratura mondiale. Da quel momento non smise più di raccontare il fascino e la purezza della cultura degli indios, i loro dolori malinconici e la dolce intensità dei Caraibi americani, ma anche il destino dei latinoamericani immigrati nella vecchia Europa. Questo volume riunisce tutti i racconti del premio Nobel per la letteratura, in un'opera che ripercorre il suo cammino d'autore, dalle prove giovanili, in cui già si riconoscono le suggestioni e lo stile che segneranno la fortuna di "Cent'anni di solitudine", fino alle più cruciali e intense riflessioni della maturità. Una testimonianza imprescindibile della preziosissima eredità di un maestro della letteratura universale.