Con lo pseudonimo di Ezio di Nisitte, e attraverso l'uso del vernacolo che conferisce una maggiore autenticità alla narrazione, l'anonimo autore Vecchianese, mette in scena la commedia umana della piccola comunità di Vecchiano, il paese di Antonio Tabucchi. I racconti brevi ritraggono le persone nei loro atteggiamenti quotidiani non privi di ipocrisia e meschinità ma anche capaci di onestà, e grandi slanci di generosità. Con Ezio si ride amaro ci si diverte, ma anche si riflette accompagnati da uno sguardo disincantato, ma al tempo stesso indulgente. Il libro è una sorta di Spoon River dei vivi, che sul filo dell'ironia ci parla non solo del piccolo paese in provincia di Pisa, ma di come è fatto l'uomo.